Mostra Firenze – FERITE


Il Messale Quotidiano adesso è a Parigi;
dopo l’inaugurazione di Firenze a Libri Liberi e la partecipazione al Premio Bancarella di Pontremoli, la mostra DoppioSenso è arrivata a Parigi.
La ospita la Petite Galerie della Libreria Italiana Tour de Babel in 10 rue du Roi de Sicile, nel bellissimo quartiere del Marais.
In questo prezioso spazio di cultura italiana, unico nella capitale francese, è possibile vedere il mio libro d’ artista racchiuso nella sua teca/reliquiario.
La mostra prosegue fino al 2 febbraio.
Accettando l’invito a partecipare alla mostra DoppioSenso organizzata da Libri Liberi la mia scelta è caduta inequivocabilmente sul Messale Quotidiano di mia madre.
Era lì, ogni notte presenza muta accanto al mio letto.
Si è fatto avanti ed ho iniziato il mio lavoro senza sapere quale percorso avrei scelto.
Ho lasciato che il pensiero si tramutasse in emozione atavica a guidare le mie mani ed i miei occhi.
Così ogni gesto, ogni segno, ogni passaggio racconta quello che le parole mai potranno dire.
Sono stata invitata a prendere parte alla collettiva NoPlace #4. Ho presentato l’opera Non È Più.
“NoPlace è un esperimento sociale, una mostra/incontro della durata di un giorno. La struttura organizzativa dell’evento si basa sulla metafora del rizoma: non esiste una singola curatela che segue un’unica direzione lineare, ma più punti d’origine che avviano connessioni in qualsiasi direzione. La struttura a rizoma consente connessioni da un punto qualsiasi con un altro punto qualsiasi, e ognuno di questi non rimanda necessariamente a punti simili. Il rizoma destabilizza la struttura gerarchica ad albero con connessioni prestabilite e mette in relazione punti molto differenti tra loro e imprevedibili. All’origine del rizoma c’è l’idea di Umberto Cavenago, sviluppata con Ermanno Cristini, che si consolida con la partecipazione di Ilaria Caldirola e Roberto Pacchioli e numerosi altri artisti-curatori che hanno condiviso e collaborato al progetto.”
È un lavoro che nasce da una sofferenza del corpo e dell’anima.
Il corpo è stato colpito da un cancro al seno, l’anima da un inconsapevole suicidio.
Il lavoro è la rappresentazione di questa sofferenza. Il busto è il calco di me stessa post mastectomia, la carta utilizzata per realizzarlo è il risultato della trasformazione in nuovi fogli della carta accumulata di analisi mediche per la chemioterapia, radioterapia, appunti del chirurgo, appuntamenti clinici.
Sul tessuto che racchiude il busto ho ricamato, con fili di lana, parole sinonimi di “morta”.
A terra ho collocato lastre di piombo che compongono un cerchio invalicabile all’interno del quale si sviluppa il dolore, mentre alcune rose, anch’esse di piombo trattengono il tessuto.
Infine, nei due pannelli dietro il busto, le foto raccontano il processo di trasformazione della carta.
Testo dal catalogo della mostra “L’ ALTRO SGUARDO: DONNE CHE FANNO ARTE”
di Francesca Birindelli
“ …Maria Chiara Cecconi porta sulla scena un’installazione di natura scenografica di forte impatto visivo, in cui lo sguardo dello spettatore è catturato dalla sua staticità, e dal senso di sospensione che ne riflette certamente un’eleganza d’insieme. Il candore della stoffa e il candore del mezzo busto sono brutalmente interrotti da una croce nera pesantemente dipinta nel centro dell’opera proprio ad attraversare l’intero mezzo busto. Analizzando quello che è stato il tema della Cecconi nei precedenti suoi lavori scultorei e prendendo in esame la seguente installazione, si delinea come la delicatezza e la fragilità del corpo umano siano un tema a lei molto caro. Le sculture rese molto scarne dall’artista appaiono investite da una fragilità tale da trasmettere la sensazione di potersi sgretolare. La sua arte quindi si evolve dalla scultura fino all’installazione, matura, si avvale di una maggiore forza espressiva, ma senza abbandonare il tema della figura umana.”
Un omaggio a Patty Pravo tramite numerose opere eseguite da artisti italiani esposti in Palazzo Bastogi, Firenze.
Cinquant’anni di carriera, oltre 100 milioni di copie vendute e fascino, sensualità, trasgressione. Patty Pravo si concede a un pubblico di fans al Cinema Teatro della Compagnia, poi si sposta a palazzo Bastogi dove inaugura la mostra “Metamorfosi di una diva”, curata da Riccardo Benelli, in collaborazione con Simone Folco e Emanuele Bardazzi.
“Con l’arte abbiamo voluto dar voce al problema della violenza domestica e di genere con l’intento di agire sulla sfera profonda del simbolico per indagare i meccanismi di una realtà che ogni giorno ripete drammi che sgomentano lasciandoci spesso impotenti.
Cosa c’entra l’arte contro questa violenza? Crediamo che possa muovere e modificare le consapevolezze, intervenendo su emozionalità e riflessione, sentimento e pensiero, urlo e ragione.
A volte, l’arte può essere più efficace di un discorso, più introspettiva di una legge, più duratura di una sentenza. L’importante che lo sappia fare “come Arte”, con la propria forma e usando i propri linguaggi, senza banalizzazioni.”
Alessandra Borsetti Venier, curatrice della mostra
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“I Colori del Libro – Mostra Mercato del libro usato, antico e d’occasione”
18 – 19 giugno 2016 Logge di Palazzo Pretorio, Palazzo dei Priori, Volterra
Con il patrocinio del Comune di Volterra e della Cassa di Risparmio di Volterra
a cura del portale toscanalibri.it
“Nello splendido spazio espositivo delle Logge di Piazza dei Priori a Volterra, una
manifestazione sul “rapporto tra la Parola Scritta e il Segno”. Librai provenienti da tutta Italia
dialogano con opere di incisori e pittori.
Una kermesse culturale all’insegna della lettura con la formula della Mostra-mercato del libro
antico, usato e d’occasione a fare da cornice ad un ricco programma di appuntamenti e incontri
d’autore.”
All’interno di palazzo degli Alessandri,palazzo storico fiorentino, in uno spazio polivalente dove bellezza e cultura si incontrano, Mimi Furaha ospita la mostra “Sculture- Contenitore” di M:C:C: L’artista presenta un percorso espositivo incentrato sulla figura umana e la natura. Dalla terra che accoglie (sculture contenitore)all’aria che fa muover semi di un ipotetico albero e fogli su cui il
tratto leggero di un carboncino disegna sequenze di corpi femminili.
La mostra si inaugura sabato 15 giugno alle ore18.00
Rimarrà aperta fino al 15 luglio nei seguenti orari:
lun. 15.30-19.00 dal mar.-a sab. 10.00-13.30 15.30- 19.00
“Borgo Albizi, 35 rosso, da Mimi Furaha: ancora una volta, ieri pomeriggio, un grande evento culturale ha avuto luogo in uno degli spazi “aperti” più intriganti e suggestivi della Firenze storica, quella che stende le sue braccia fra piazza della Signoria e Santa Croce. Lo spazio, quello voluto e ripristinato da Michelle Brichieri Colombi, una volta vecchio magazzino e ora contenuto e raffinatissimo palcoscenico per iniziative culturali e corsi; l’artista, Maria Chiara Cecconi, ormai non più promessa ma sicura realtà del panorama artistico fiorentino. ”
Contina la lettura su http://www.stamptoscana.it >>
Alcune foto dell’allestimento.